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Venezia. “Kairos”, uno sguardo diverso sulla storia dell’arte occidentale

Dal 5 ottobre al 3 novembre, nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, un progetto di Christian Zott con le opere di due artisti con punti di vista divergenti: il pittore Wolfang Beltracchi e il fotografo Mauro Fiorese VENEZIA -  “KAIROS. Il momento decisivo” è un inedito progetto itinerante, ideato da Christian Zott  e curato da Andreas Klement, che prenderà il via a Venezia, nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, per proseguire con un tour europeo prima ad Amburgo e Vienna e poi in altre città europee.  La mostra cerca di gettare uno sguardo diverso sulla storia dell’arte, partendo da un approccio filosofico. Invece di guardare alle opere esistenti Zott, infatti, ha voluto porre al centro dell’esposizione i quadri non visti e non dipinti. Quei quadri che avrebbero potuto scrivere la storia dell’arte. Nell’ambito di un progetto di arte contemporanea, essi devono vivere ora il proprio kairos, il momento decisivo. Spiega Christian Zott:  "Il kairos è l’incontro tra un artista ed un soggetto, dal quale scaturiscono opere d’arte significative. Molti di questi soggetti sono sfuggiti all’arte perché non sono mai stati raffigurati. E soltanto una piccola parte dell’arte effettivamente creata è davvero visibile. Quello che ci interessa, quindi, è tutto ciò che ha mancato il proprio momento decisivo. Gli antichi Greci chiamavano questo momento kairos". Zott è partito da due domande: ”Come sarebbe se non vedessimo tutto ciò che invece avremmo potuto vedere? E soprattutto quanto del nostro patrimonio non ha ancora vissuto il suo momento decisivo? A rispondere sono il pittore Wolfang Beltracchi e il fotografo Mauro Fiorese. I due artisti forniscono risposte fortemente divergenti: Mauro Fiorese, nella sua pluripremiata serie “Treasure Rooms”, ha fotografato i depositi di alcuni tra i più importanti musei, dagli Uffizi al Museo Correr passando per la Galleria Borghese, mettendo in luce l’enorme varietà del nostro retaggio culturale, del quale però vediamo in realtà solo una piccola parte. Circa il 90 percento delle collezioni, infatti, è immagazzinato nei depositi dei musei. Il loro grande momento è passato. Perché? – questa è la domanda che i lavori di Fiorese sembrano porre.  Il pittore Wolfgang Beltracchi, dal canto suo, si mette alla ricerca dei grandi momenti del passato che non sono mai stati fissati su tela, che Beltracchi dipinge utilizzando la mano artistica dei grandi maestri del proprio tempo. Dalla HMS Beagle che salpa con a bordo Charles Darwin, nella mano artistica di William Turner, fino alle scoperte di Amerigo Vespucci, il primo europeo a capire che il Nuovo Mondo era un continente a sé stante, attraverso la mano del suo contemporaneo Sandro Botticelli. Momenti cruciali di una ventina di epoche storiche ci si presentano innanzi, per la prima volta ritratti con la mano artistica dei maestri del loro tempo. Ma non è tutto. Il progetto è arricchito con strumenti tecnologici per la rappresentazione dell’arte, come una App con realtà aumentata che renderà la visita della mostra un’esperienza ancora più coinvolgente.  {igallery id=3698|cid=1157|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}   ...

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